| CASARANO - De Masi: "Col Nardò sarà una grande festa di sport"
CASARANO - Riprende la marcia di avvicinamento per la Virtus Casarano in vista del derby di domenica prossima Nardò. Un match importante per i rossazzurri che non possono concedersi il lusso di perdere terreno nei confronti delle rivali d'alta quota. Nel Casarano sarà assente Tafani, squalificato, mentre il portiere Leopizzi ha ripreso ad allenarsi. La palla al presidente Ivan De Masi che parla della sfida tutta salentina e del futuro.
Dopo il turno di riposo, c'è grande attesa per il derby contro il Nardò, quest'anno ancor più interessante per la posizione che occupano in classifica, vero?
"Dopo un turno di sosta, il calendario non poteva sbizzarrirsi meglio nel proporre il derby del Salento. Nardò e Casarano arrivano alla sfida con le batterie cariche, lanciate nell’ardua rincorsa alla “corazzata” Arzanese. Certamente l’aria di alta classifica rende più ambita la posta in palio anche se non c’è alcun bisogno di aggiungere altri carichi di adrenalina ad una gara che le due squadre hanno sempre onorato al meglio".
Oltretutto, le due tifoserie sono gemellate, quindi si prevede quindi una bella giornata di sport...
"Ho ancora negli occhi l’entusiasmate spettacolo di pubblico della gara d’andata, giocata al “Capozza”, peraltro in una domenica particolare, con l’eccezionale apertura al pubblico della nuova curva sud dello stadio. I tifosi delle due squadre si sono resi protagonisti di una bella e intensa pagina di sport autentico, tanto che a vincere, quel giorno, furono solo loro. Sono arciconvinto che anche domenica prossima, a Nardò, sugli spalti, saranno ancora protagonisti i tifosi".
Come sono i suoi rapporti con il presidente del Nardò?
"Con il presidente Enzo Russo mi lega un rapporto di profonda stima, corroborato da anni di sana amicizia e rafforzata, in questi ultimi periodi, dalle rispettive esperienze che stiamo vivendo guidando due società importanti nel panorama calcistico salentino".
Dopo lo scossone deciso dalla società, come giudica adesso l'atteggiamento della sua squadra?
"L’eccellente prova offerta dalla squadra nell’ultimo impegno casalingo con l’Angri è stata la dimostrazione lampante che il nuovo corso voluto dalla società non è un’utopia. In tutti i calciatori ho notato uno spirito diverso, un differente modo di relazionarsi che offre l’idea concreta dell’affiatamento del gruppo, pronto a sacrificarsi e a sudare la maglia. C’è e si vede un’aria differente che, noi tutti ci auguriamo, possa portare ad un finale di stagione esaltante".
I settori giovanili sono il futuro e la sopravvivenza delle società calcistiche, mi pare che la Virtus stia puntando con decisione e attenzione su questa direzione, vero?
"Il nostro modo di concepire e fare calcio non può prescindere da una seria e attenta programmazione del settore giovanile. Mi sento di affermare che il nostro settore giovanile è un fiore all’occhiello che ostentiamo con orgoglio e i risultati fin qui ottenuti parlano chiaro anche se la nostra vera vittoria è poter annoverare nella rosa della prima squadra 3 o 4 elementi provenienti dal nostro settore giovanile che hanno esordito o esordiranno presto in Serie D".
Con ogni probabilità, anche quest'anno affronterete la lotteria dei play-off. Dopo la delusione della passata stagione, cosa si aspetta stavolta?
"Il mondo del calcio è in grande fermento. Da più parti si invoca la riforma dei campionati, soprattutto dopo la poco esaltante esperienza vissuta dai tre gironi della Seconda Divisione. Siamo in attesa di capire in quale modo evolverà la situazione per comprendere il valore reale dei play-off. Ovviamente saremo pronti a dare il massimo anche in quel mini torneo nella convinzione che la beffarda e atroce esperienza maturata lo scorso anno possa ancora materializzarsi, sarebbe pazzesco".
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